Stufe e camini ad aria e ad acqua

Stamattina quando mi sono svegliato erano -4 gradi, allora mi è venuto in mente di scrivere un articolo che fosse "caldo"; così vi parlerò di generatori di calore a biomasse, quali camini, stufe ecc... che utilizzano legna o pellets come combustibile. Intanto vediamo che differenza c'è tra una termostufa (o un termocamino) e una stufa (o un camino). Esteticamente sono molto simili ma la termostufa (o termocamino) riesce a sostituire completamente la caldaia, cioè è in grado sia di produrre acqua calda sanitaria, sia di riscaldare gli ambienti. Dal punto di vista termodinamico, hanno un funzionamento simile alle caldaie a gas metano o GPL, l'elemento che le distingue è quindi il combustibile, cioè la legna o il pellet, che consente oltre a un effettivo risparmio della spesa energetica anche un pieno rispetto dell'ambiente. La legna, infatti, è un combustibile naturale, che emette nell'atmosfera una quantità di anidride carbonica pari a quella che produce in natura, ottenendo così un ridottissimo impatto ambientale, con un rendimento di calore che può raggiungere anche l'85%. 

Naturalmente il collegamento alla canna fumaria è d'obbligo ed è importante, poi, che il comignolo sia antivento, per permettere così la libera fuoriuscita dei fumi in qualsiasi condizione atmosferica. I termocamini o le termostufe sono anche ideali come oggetti di arredo, in quanto i modelli proposti dai diversi produttori, esteticamente, sono particolarmente accattivanti e proposti in diversi stili e materiali ideali per soddisfare tutte le possibili esigenze, necessità e gusti personali. Altra caratteristica essenziale è che oltre a riscaldare, possono anche permettere di cucinare, consentendo così, con un unico prodotto, di ottenere più scopi. Con questi generatori di calore, è quindi possibile ottenere un risparmio energetico notevole, grazie all'uso della legna, e contemporaneamente sfruttare i vantaggi della combustione del pellet che viene gestita completamente in automatico. Secondo il mio punto di vista (sono un termotecnico) sono molto comode utili e soprattutto permettono un notevole risparmio energetico in un edificio poco isolato che veniva prima riscaldato con una vecchia caldaia a metano. Dalla mia esperienza posso dire che, se consideriamo il solo riscaldamento, si arriva ad un risparmio in termini economici pari a circa il 40%. 

Facciamo un esempio: 

Ammettiamo di prendere in considerazione una casa di 100 mq costruita negli anni '80 che disperde 10 kW di calore. Orientativamente il consumo annuo di combustibile per il riscaldamento sarà pari a 2500 mc di metano, con un costo di circa 1850,00 euro. Se sostituiamo il generatore di calore con uno a biomasse, ad esempio pellets, avremo un consumo di circa 4850 kg, con un costo di circa 1280,00 euro. Quindi risparmieremo circa 600,00 euro, ovvero il 33%. Se invece prendiamo come combustibile la legna, avremo un consumo di circa 6800 kg, con un costo di circa 1050,00 euro. Risparmieremo così 800 euro all'anno, ovvero il 43%. Da questi rapidi calcoli che vi ho mostrato così, molto spannometricamente, si evince comunque che il risparmio c'è ed è notevole. Se pensiamo che il prezzo medio di generatori a biomasse si attesta sui 3000 euro, è facile intuire che dopo 4 anni abbiamo ammortizzato i costi! Spero di avervi ben illustrato come stanno le cose e tolto ogni dubbio. Se avete domande non esitate a farle. Chiudo l'articolo con alcune foto.