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Anniversario della morte di Benito Mussolini

Sappiamo tutti chi è stato Mussolini, percui non perderò tempo a raccontarvi della sua vita. Voglio solo ricordare che oggi è l'anniversario della sua morte. E' un giorno importante sia per chi era contro, sia per chi era a suo favore, perchè questa data ha segnato un cambiamento. Lui, ha cambiato la storia dandogli un'impronta indelebile e purtroppo negativa. 
Benito nacque a Predappio, 29 luglio 1883 e morì giustiziato per fucilazione a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945, assieme a Claretta Petacci, in corrispondenza del muretto del cancello di Villa Belmonte, a 21 km da Dongo. I tempi e i modi dell'esecuzione furono dettati anche dalla volontà di evitare interferenze da parte degli alleati, che avrebbero preferito catturare Mussolini e processarlo davanti ad una corte internazionale. Nel frattempo a Dongo, un altro gruppo del reparto di partigiani delle Brigate Garibaldi sopraggiunti dall'Oltrepò Pavese fucilava i gerarchi del seguito di Mussolini. I corpi di Mussolini e degli altri giustiziati furono poi trasportati a Milano e scaricati in piazzale Loreto, nello stesso luogo dove l'anno precedente erano stati fucilati e lasciati esposti al pubblico quindici partigiani (come rappresaglia per un attentato non rivendicato). La gente accorsa in piazza prese ad insultare i cadaveri, infierendo su di loro con sputi, calci, spari e altri oltraggi, accanendosi in particolare sul corpo del Duce. L'uccisione di Mussolini e la decisione di esporre i corpi al pubblico ludibrio, ricevettero successivamente numerose critiche anche da parte di esponenti della Resistenza antifascista alcuni dei quali dichiararono: «A Piazzale Loreto l'insurrezione si è disonorata». Ancora oggi alcuni si interrogano sulla legittimità dell'accaduto e sulle motivazioni che vi condussero. Nell'aprile del 1946 la salma di Mussolini fu trafugata dal Cimitero di Musocco da un gruppo di filofascisti del cosiddetto Partito Democratico Fascista, capitanati da Domenico Leccisi. Il corpo fu portato a Madesimo e successivamente alla Certosa di Pavia. Dopo la restituzione alla famiglia, nel 1956, la salma fu traslata nella cappella di Predappio.

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