Patrizia si riprende dall'emorragia e, nel viaggio di ritorno verso la casa circondariale, l'agente di scorta la convince a parlare di fronte a Ruggieri. Fernando informa Genny sulle ultime novità riguardo la donna, che non vuole più restare dietro le sbarre, specie dopo l'ultimo agguato da parte dei Levante, e provvede a procurargli un avvocato che la faccia uscire dal carcere prima che ella possa deporre in procura. Mette anche al corrente la moglie su ciò che ha in mente per liberare Patrizia, ma ad Azzurra non le basta: la vuole morta.
A colloquio con Ruggieri, Patrizia è chiara: parlerà, ma solo se avrà la certezza di non tornare più in galera. Lui la rimette al suo posto dicendole che i tempi e le procedure della legge vanno rispettati e che ci vorranno 120 giorni per verificare se le sue soffiate corrispondono al vero. Ruggieri le propone anche di percorrere la via di una dichiarazione spontanea, che potrebbe portare ad una condanna certa. E con una condanna certa, si può entrare nel programma di protezione testimoni. Patrizia accetta e rea confessa, viene portata in un posto sicuro dove parla con Ruggieri e con l'avvocato che le è stato assegnato. Il magistrato è perplesso: non capisce come mai non sia stata fatta una richiesta di protezione anche per Michelangelo, suo marito. La risposta di lei è lapidaria: prima dovrà scegliere tra lei e l'altra sua famiglia, ed è una scelta che spetta solo a lui. Poi inizia a parlare: dopo aver confessato di aver ucciso personalmente Scianèl, prosegue parlando dei Levante e delle loro attività. Ma dalle confessioni della donna Ruggieri vuole ben altro: cerca informazioni su Genny Savastano per poterlo incastrare e, almeno per il momento, Patrizia mostra una certa reticenza a parlarne.
Quest'ultimo intanto va a parlare con lo zio: Patrizia sta collaborando, non sta parlando ma bisogna liberarla, ed è necessario scoprire dove si trova. Don Gerlando cortesemente si rifiuta di aiutare il nipote, causa l'astio che ha sempre avuto nei riguardi della sua nuora. Gennaro però lo incalza dicendogli che è anche un problema suo. Di conseguenza capisce perché suo padre non ha mai voluto avere a che fare con quella famiglia: nel dare un dito, si è quasi ritrovato senza una mano. Don Gerlando ci va pesante: suo padre avrà anche avuto tanti difetti, ma era in grado di comandare mentre lui chiaramente non lo è, e questo anche Don Pietro lo sapeva bene. Genny gli ribadisce di come il padre lo abbia sempre sottovalutato.
Tornato a Napoli, riceve finalmente una buona notizia: ’o Maestrale è ben felice di aiutarlo, pertanto i suoi uomini sono a completa disposizione. Negli uffici del consorzio, Tiziana gli giura di essergli sempre fedele: ora il suo sogno è nelle sue mani, ma lei non dovrà mai e poi mai deluderlo.
Per distrarsi un po', Genny porta la moglie fuori a cena. Sulla terrazza di un romantico ristorante, di fronte al golfo puntellato di luci, diviene più poetico del solito e le confida di aver fatto di tutto per cercare di essere un marito e un padre all'altezza, ed anche per rendere onore alla memoria e al sacrificio dell'amico fraterno Ciro. Ha provato a cambiare vita, ma dentro ha sempre sentito "una battaglia", il richiamo del passato. Azzurra è orgogliosa del fatto che lui non sia stato ad ascoltare quella voce; lui però, anche se non dice niente, sa bene che non è così. Il veleno che scorre nelle sue vene ha vinto. Promette però di portare a compimento tutto ciò che ha fatto sinora per il bene di suo figlio.
Dopo aver guardato un'ultima volta suo figlio e sua moglie, Genny afferra un piccolo borsone e se ne va di notte, furtivo. Incontra Elia Capaccio, in lutto per il fratello. A questi dice che Patrizia gli ha chiesto di aiutarla a fuggire, ma che da solo non può farcela, motivo per cui ha contattato Elia, che verrà ricompensato con il luogo dove si nasconde Enzo. Prima però bisogna scoprire dov'è stata portata Patrizia. Soltanto il marito però è in grado di farlo e, per l'appunto, Genny aveva chiesto a Elia di portargli Michelangelo.
Enzo, rimasto nascosto finora, si incontra con ’o Cantonese, che, provato dal senso di colpa, ha deciso di avvisarlo che ’o Diplomato adesso sa dove si trova il loro nascondiglio. Sangue Blu salta subito in sella, dietro Ronni, e si fionda da Maria. Ma arriva troppo tardi: Maria e altri due fedelissimi sono già stati trovati da Elia e assassinati. Enzo perde così la fidanzata, ed è disperato dal dolore. Ronni deve trascinarlo via a forza.
Mickey incontra la sua famiglia a pranzo in un ristorante vuoto. Saro non perde tempo, rinfacciandogli la decisione di far arrestare la moglie pur di non farla veder morire per mano loro. Prima di lasciare il tavolo, gli ringhia in faccia che ora lui per loro non è più niente. Ciccio lo segue. Anche Michelangelo è ai saluti, e fa capire per sempre la famiglia con cui ha deciso di schierarsi.
Patrizia riceve la notizia che Mickey ha deciso di collaborare: non appena la sua deposizione verrà registrata riceveranno le loro nuove identità e verranno portati nella loro nuova residenza. Nel frattempo, Don Gerlando è in macchina con la moglie e la figlia. Furioso, è deciso a voler uccidere la nuora con le sue mani. Ma la sua auto e quella della scorta si ritrovano bloccate ad un incrocio da un trattore con rimorchio. Degli uomini armati di mitra irrompono in strada e fanno fuoco. Solo Grazia si salva dalla carneficina, ma solo perché Genny in persona ha deciso di risparmiarla per affidarle un compito molto importante: annunciare il suo ritorno ai suoi fratelli.
Patrizia e Michelangelo sono di nuovo insieme. Lei inizialmente è trattenuta, ma poi lo abbraccia e lo stringe a sé. Gli uomini della scorta intanto danno il cambio ai colleghi. In serata Fernando, insieme a un altro uomo, irrompe nella stanza, uccide i poliziotti e fa salire Mickey e Patrizia su una macchina. Arrivati all'aeroporto, in pista, Patrizia ringrazia Gennaro che li sta aspettando vicino ad un velivolo privato che li porterà lontano da lì. Mickey sale, scortato da Fernando. Genny e Patrizia rimangono soli, per un ultimo confronto prima di lasciarsi. Il boss le fa vedere la realizzazione del suo sogno, cioè l'aeroporto, per poi annunciarle il ritorno di ciò che era, prima di diventare un uomo d'affari. Vuole fare la conta degli amici e dei nemici, e di rimediare agli errori fatti. Con Gerlando fuori dai giochi, il prossimo è Walter Ruggieri. Genny vuol sapere da Patrizia cosa ha raccontato al magistrato: lei risponde di aver parlato solo di sè stessa, senza aprire bocca sul suo conto. Lui però non le crede. Patrizia, quasi offesa, rimarca che non l'ha mai tradito, e che lui dentro di sé lo sa bene.
Improvvisamente parte un colpo di pistola: Fernando uccide Mickey. Patrizia, il cui volto è una maschera di terrore e incredulità, capisce subito che ora tocca a lei. Difatti Genny le punta l'arma di fronte e la uccide. Arriva dunque al punto tale di non fidarsi più di nessuno. Guidato dal portavoce di ’o Maestrale, raggiunge poi quello che diventerà il suo nascondiglio d'ora in avanti. Sottoterra, in un buco che sembra più una tomba che una stanza, la sua latitanza ha inizio.