Ormai da diversi anni anche in Italia, la vigilia di Ognissanti, il 31 ottobre, è sinonimo di festa terrificante e tenebrosa. Sulle finestre appaiono grandi zucche fluorescenti e i bambini, ma anche gli adulti, si mascherano da vampiri, streghe, scheletri e fantasmi.
Vediamo alcuni costumi per la notte più macabra dell’anno, molti dei quali con un po’ di creatività si possono realizzare anche da sé.
Per una festa da brivido, non può mancare una cena spaventosa, dalla prima all’ultima portata. Che ne dite come antipasto le uova di pipistrello, per secondo le braciole di scheletro con teschi di spinaci e ricotta e, infine, come dolce le caccole di vampiro e le unghia di strega?!
Ma da dove deriva questa antica tradizione di Halloween?
Dall’Irlanda, dove il popolo dei Celti, alla fine di ottobre, celebrava l'arrivo dell'inverno con una festa chiamata "All Hallow even", cioè la vigilia di tutti i Santi. Si accendevano fuochi attorno ai quali tutti danzavano, indossando maschere per spaventare le streghe.
In ricordo di quella festa, ancora oggi si festeggia Halloween la notte del 31 ottobre; in questa notte i bambini solitamente si mascherano e bussano alle porte delle case, dicendo: "Trick or treat", cioè "dolcetto o scherzetto". Chi apre la porta offre loro biscotti e caramelle. 13, numero di disgrazia e sventura, devono essere le porte alle quali i bambini busseranno per chiedere "dolcetto o scherzetto", spaventando a morte coloro che non apriranno la porta o si rifiuteranno di riempire il cestino.
Il giorno dopo Halloween è Ognissanti, cioè la festa di tutti i Santi. Simbolo di Halloween sono le zucche con dentro una candela: la loro luce serve a tenere lontani gli spiriti della notte.
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