Con dispiacere abbiamo realizzato che questo sarebbe stato l'ultimo giorno a New York, cosi siamo partiti presto con il desiderio di vedere quel che mancava all'appello; in realtà avevamo già visto tantissimo. Siamo partiti con una lunga camminata sulla 5th Avenue, fino al Madison Square Park dove un gruppo di musicisti faceva ballare dei bambini entusiasti. Dopo una partita a ping pong siamo entrati in Eataly, una catena alimentare di punti vendita specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari italiani di qualità che ci ha fatto un pò sentire in Italia (quindi siamo usciti in fretta!!!!!! ..... scherzo.....!!!).
Eataly - foto presa da Wikipedia |
Da qui, dopo essermi comprato un panino da 6 metri di lunghezza, siamo andati al Quartiere Soho che si trova nel borough di Manhattan. Il suo nome è acronimo di South of Houston Street ("a sud di Houston Street"). Precedentemente sede di grandi magazzini, il quartiere dagli anni settanta (la sua epoca d'oro) è stata una meta per gli artisti, i quali hanno contribuito a realizzare tra le più grandi meraviglie architettoniche che hanno differenziato il quartiere da molti altri. Nei giorni nostri sebbene sia un quartiere molto costoso (sia per quanto riguarda gli affitti che i centri d'acquisti) rimane una sede di numerose gallerie d'arte, negozi e locali alla moda oltre che vari negozi d'antiquariato. E infatti per la gioia di mia moglie siamo entrati in tanti negozi e abbiamo anche comprato....per dirla tutta.
Il momento di lasciare Manhattan era purtroppo arrivato, cosi siamo tornati a prendere i nostri bagagli in albergo e siamo andati al centro Herz a prendere la macchina a noleggio e siamo partiti, carichi di adrenalina, in direzione Boston. Guidare dentro New York è stato assolutamente indimenticabile. A parte i primi 5 minuti di disorientamento, siamo riusciti ad imboccare la strada giusta che ci ha portato, tra migliaia di altre auto, ad imboccare la Highway!!! Da rifare!!!!
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