Nba, cancellato il via della stagione La Virtus dà l'assalto a Kobe

Come era dato pressoché per scontato da tutti, David Stern ha annunciato la cancellazione delle prime due settimane di regular season Nba. Nemmeno l'ultimo incontro fiume della notte fra l'associazione giocatori e i proprietari ha prodotto l'accordo che avrebbe significato la fine del lockout, e allora al commissioner non è rimasto altro che cancellare tutte le gare dall'1 al 14 novembre. Negli Stati Uniti si ritiene che difficilmente si possa trovare un accordo in tempi brevi, non sono previsti altri incontri e sembra che l'ipotesi migliore possa essere una stagione sulle 50 partite come quella del 1999 che potrebbe eventualmente partire a inizio 2012. Le parti sono infatti ancora distanti su quasi tutti gli argomenti, dalla spartizione dei ricavi alla luxury tax, dalla durata dei contratti alle eccezioni al salary cap. In caso di ripresa a gennaio ci sarebbe tutto il tempo per concretizzare l'approdo di Bryant a Bologna, se il giocatore è davvero disposto a tenersi in forma giocando da queste parti durante il lockout. Una decisione che potrebbe dare il via libera definitivo all'operazione Bryant. Claudio Sabatini ha confermato a Rob Pelinka, l'agente del giocatore dei Lakers, le due offerte già formulate la scorsa settimana: una notte tributo nella quale giocare un'amichevole contro la Benetton Treviso, oppure 40 giorni di contratto con 10 partite di campionato a 3,3 milioni di dollari lordi. Nella notte è prevista l'ennesima conference call con Pelinka nella quale la Virtus si aspetta una risposta. Sembra, per lo meno a me, una grande trovata pubblicitaria. Sicuramente la Virtus si è fatta i sui bei conticini in tasca e ha capito che sborsare 3,3 milioni per 40 giorni, ha un ritorno economico nettamente più alto. Altrimenti non avrebbe senso. Mi sembra un pò una pagliacciata vedere giocare Kobe in Italia, ma sicuramente varrebbe la pena andarlo a vedere, sempre se il prezzo del biglietto lo permetterà.