Il 13 settembre 1980 viene ucciso Franco Giuseppucci, tra i boss fondatori: la gang si divide in due fazioni destinate alla resa dei conti definitiva, segnando il declino di una saga criminale legata ai grandi misteri italiani.
Il titolo dei giornali del giorno dopo è preciso: ''Ucciso davanti al Bar''. Nel pezzo ci sono due foto. Una ritrae Franco Giuseppucci, detto ''Er Negro''. A molti non è chiaro, ma gli inquirenti sanno già da ore che non è un omicidio qualsiasi. Giuseppucci, infatti, è uno dei fondatori della ''Banda della Magliana'', l'organizzazione criminale che in poco tempo si è impadronita di Roma.
Stanco di fare il fornaio, era entrato prima nel giro delle bische clandestine e quindi delle rapine. Giuseppucci era un leader. Già durante i primi reati si era distinto per la sue doti di comando, era anche l’anello di congiunzione con i neofascisti Aldo Semerari o con i terroristi neri Alessandro Alibrandi, Massimo Carminati e Cristiano Fioravanti. Nel 1980, a 33 anni, aveva soldi e armi per fare una guerra.
Il resto è la storia della famosa banda della Magliana
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia qui il tuo commento, è gratuito e non è necessario registrarsi, basta scegliere "anonimo" come tipologia di utente.