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Il carabiniere sfuggito al rogo: "Cose mai viste"

Io non ho parole. Qui si manifesta (che è un bene), ma nel modo sbagliato (che è un male). Ora...se per una protesta devono venir fuori 105 feriti....di cui 105 delle forze dell'ordine, qualcosa non va bene. Sentite cosa dice il carabiniere di 31 anni sfuggito alle fiamme: "Di manifestazioni ne ho fatte, ma non ho visto mai una cosa cosi'. Per fortuna avevo il casco, altrimenti sarei morto. Non riuscivo ad andare ne' avanti ne' indietro." Il militare si trova ora ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma con fratture al volto. Le sue condizioni non destano preoccupazione ai sanitari. Non ricorda molto di quei convulsi momenti: "Mi hanno rotto lo specchietto e sono riusciti a forzare la portiera del mezzo. Poi non ricordo più nulla, sono scappato via". Comunque qualcosa si muove, infatti sono numerosi i video amatoriali che stanno arrivando agli investigatori, da parte di cittadini e manifestanti di ieri, per cercare di identificare i teppisti che ieri hanno creato disordini con atti di vandalismo durante il corteo degli indignati a Roma. I video, girati con telecamere amatoriali e cellulari, vengono forniti spontaneamente e sono al vaglio della Digos e della polizia scientifica. "I veri indignati siamo noi poliziotti. Indignati contro i delinquenti che hanno trasformato una protesta pacifica nell'ennesima mattanza contro le forze dell'ordine, contro i cittadini e contro una città  che tutto il mondo ci invidia come Roma. Indignati anche contro il Governo che, appena due giorni fa, col ddl stabilità, ha tagliato altri 60 milioni di euro alla sicurezza, proprio sui capitoli di bilancio dedicati all'ordine pubblico e alle missioni"E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia. "Oggi contiamo i feriti - dice Tanzi - e siamo stufi di dover stilare ogni volta questo triste bilancio. Si rafforzano, pertanto, le ragioni della nostra annunciata mobilitazione nazionale. Oggi, 18 ottobre, siamoo noi ad essere pacificamente in piazza in tutte le città italiane per una iniziativa senza precedenti: chiediamo un contributo ai cittadini per acquistare carburante per i nostri automezzi. Siamo costretti a farlo percé da qui a qualche tempo rischiamo di non essere più in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Al Governo, al di là di tante belle parole di solidarietà, chiediamo fatti. Fatti concreti".  Questa è la situazione dell'Italia oggi. A voi la parola.
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