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Compleanno di San Francesco

San Francesco d'Assisi, (in realtà il vero nome era Giovanni di Pietro Bernardone) è nato ad Assisi il 26 settembre 1182 ed è stato un religioso e poeta italiano, diacono e fondatore dell'ordine che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). È stato proclamato, assieme a santa Caterina da Siena, patrono principale d'Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII. Conosciuto anche come "il poverello d'Assisi", la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i tre grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da papa Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002, e da papa Benedetto XVI nel 2011. Oggi, san Francesco d'Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo.

Basilica di San Francesco - Gubbio
Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 2013, ha assunto il nome pontificale di Francesco in onore del santo di Assisi, primo nella storia della chiesa.
Gubbio, dove vivo io, è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo ad un evento della sua vita, cioè l'incontro con il lupo. La vicenda narra di un grosso lupo che da tempo terrorizzava gli abitanti del paese di Gubbio (pochi chilometri a nord di Assisi); l'animale selvaggio, affamato e feroce, da anni occupava il territorio boschivo alle porte del paese e, secondo alcuni racconti dell'epoca, non disdegnava avvicinarsi a ridosso delle mura della città per procurarsi il cibo. Gli abitanti, disperati e impauriti, si rivolsero a San Francesco, di passaggio in città. Il frate, venuto a conoscenza della situazione, si inoltrò nel bosco per incontrare il lupo. La sua mediazione fece sì che il lupo smettesse di terrorizzare gli abitanti di Gubbio, a patto che questi ultimi si impegnassero a sfamare l'animale quotidianamente. La leggenda narra che anni dopo, quando il lupo morì di vecchiaia, gli abitanti del paese se ne dispiacquero fortemente.
Dopo la conversione Francesco cominciò il suo viaggio: nell'inverno 1206 partì per Gubbio, dove il giovane aveva da sempre diversi amici, tra cui Federico Spadalonga che aveva condiviso con Francesco anche la prigionia nelle carceri di Perugia; Federico lo accolse benevolmente nella sua casa, lo sfamò e lo rivestì. Ospite degli Spadalonga, Francesco «amante di ogni forma di umiltà, si trasferì dopo pochi mesi presso i lebbrosi restando con loro e servendo a loro tutti con somma cura.» Si trattava del lebbrosario di Gubbio che era intitolato a san Lazzaro di Betania, e nel suo Testamento Francesco disse chiaramente che la vera svolta verso la piena conversione ebbe inizio per lui a Gubbio, quando si era accostato a queste persone bisognose. Francesco non vi ebbe mai una fissa dimora: solo sette anni più tardi (nel 1213) il beato Villano, Vescovo di Gubbio, già abate benedettino dell'abbazia di San Pietro, concesse ai frati di stabilire una loro sede nell'antica Santa Maria della Vittoria, che la tradizione indica come il luogo in cui Francesco ammansì il famoso lupo.

Chiesa di Santa Maria della Vittoria

Francesco morì ad Assisi il 3 ottobre 1226.
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