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Fotovoltaico ancora nel mistero

14/04/2011 - Incentivi al fotovoltaico compatibili con le aspettative delle imprese del settore, 'decalage' nella fase transitoria e modello tedesco con tariffe decrescenti all'aumentare dei MW installati. Questi i cardini del quarto Conto Energia per il fotovoltaico, ribaditi ieri dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, in risposta ad una interrogazione del deputato Udc Mauro Libè, nel corso del question time alla Camera. Libè ha chiesto al Ministro chiarimenti sui tempi di emanazione del quarto Conto Energia, il cui ritardo sta tenendo con il fiato sospeso migliaia di aziende e di lavoratori del settore rinnovabili. "Secondo il recente Solar Energy Report del Politecnico di Milano - ha detto Libè - la filiera industriale fotovoltaica italiana in questi anni si è rafforzata: 800 imprese, migliaia di operatori locali e 430 banche attive nei finanziamenti presidiano un settore da 18.500 addetti (con l'indotto 45mila), che 5 anni fa non esisteva". Secondo il report "una rimodulazione, anche seria, degli incentivi è necessaria. Ma possiamo, secondo le nostre simulazioni, arrivare al 2016 con un budget complessivo di incentivi pubblici di 6 miliardi annui, al ritmo di 2 gigawatt istallati all'anno. Poi da quell'anno in avanti ci sarà la grid parity, il fotovoltaico soprattutto residenziale e per autoconsumo produrrà energia ai prezzi di mercato, senza bisogno di altri incentivi". Il Ministro Romani ha ricordato che la scadenza del terzo Conto Energia, programmata per la fine del 2013, è stata anticipata al 31 maggio 2011 (con il Dlgs 28/2011) perché con il decreto Salva-Alcoa (Legge 129/2010), all'obiettivo di 8.000 MW di potenza incentivata si sono aggiunte richieste di allaccio per altri 25.000 MW, incrementando a dismisura il peso degli incentivi per lo Stato. Tali richieste, ha spiegato il Ministro, comporterebbero un onere in bolletta per 8-10 miliardi di euro all'anno per 20 anni, circa 160 miliardi a carico dei cittadini e delle imprese. "Il Governo - ha detto Romani - sta valutando insieme a tutte le associazioni imprenditoriali del settore" il nuovo sistema di incentivi che regolerà le rinnovabili a partire dal 1° giugno prossimo. L'esecutivo intende "privilegiare la filiera del fotovoltaico affinché diventi italiana perché, per il momento, è largamente importata dall'estero, soprattutto dalla Cina, come nel caso dei pannelli". Il nuovo regime di incentivi - ha aggiunto Romani - favorirà l'installazione del fotovoltaico sui tetti delle abitazioni, delle aziende pubbliche e dei ministeri, ma porrà un freno agli impianti a terra: "non vorremmo - ha detto il Ministro - che i campi dove si deve fare agricoltura si riempissero di pannelli fotovoltaici". Il Ministro ha annunciato tempi stretti per il varo del decreto, che però - ricordiamo - era atteso entro il 10 aprile scorso, stando alle promesse del Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
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