Mette sul piatto quasi 86 milioni di euro la Regione Umbria per cercare di rilanciare il sistema produttivo umbro e dare una scossa al mercato del lavoro. Lo fa attraverso i Programmi operativi su “Crescita, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo regionale” e sulle “Politiche del lavoro”.
LA SCHEDA : I DUE PROGRAMMI
Programma per il lavoro Rilanciare l’occupazione, favorire il reinserimento lavorativo, combattere il precariato ed il sommerso, attraverso misure rivolte soprattutto a target e categorie che presentano le maggiori criticità, tra cui donne, giovani, lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, disabili, over 45. C’è anche questo nel Programma annuale per il lavoro 2011 illustrato dall’assessore Rossi, che prevede risorse per 12 milioni 754 mila euro. Il documento persegue gli obiettivi della Strategia Europa 2020 di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, attraverso azioni di sistema ed interventi specifici finalizzati ad aumentare la qualità e il numero dei servizi per i lavoratori e le persone in cerca di lavoro e a valorizzare il capitale umano, per rispondere soprattutto alle competenze richieste da settori chiave dell’economia umbra. Il programma prevede infatti interventi formativi comprensivi di bonus finalizzati all’assunzione a sostegno dell’occupazione di diplomati e laureati nei settori chiave dell’economia umbra, al fine di creare le figure professionali richieste dal contesto economico e sociale regionale, sopratutti nei settori della green economy, cultura europea e d’impresa, turismo, spettacolo e della meccatronica per complessivi 3 milioni 100 mila euro. Ma anche “work experiences” e incentivi per l’inserimento occupazionale di laureati, disoccupati e inoccupati (per complessivi 1 milione 100 mila euro), assegni per progetti di ricerca da realizzarsi presso Poli d’innovazione (per 270 mila euro)oltre a percorsi formativi integrati per lo sviluppo delle competenze di disoccupati e inoccupati così da agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro, attraverso l’erogazione di borse lavoro, e incentivi per l’inserimento occupazionale a favore delle imprese che assumono.
Programma competitività Pacchetto verde; ricerca sviluppo e innovazione; miglioramento e qualificazione produttiva, tecnologica e riduzione del digital divide delle PMI; creazione d’impresa; rafforzamento delle strutture finanziare delle imprese; e diffusione, trasferimento e sostegno all’innovazione ed altre azioni per lo sviluppo, internazionalizzazione sono i sei assi portanti del programma operativo sulla competitività del sistema regionale per il quale sono state individuate risorse per 73 milioni di euro. Il programma contiene nuove misure, accanto all’adeguamento di altre consolidate. In particolare, una forte attenzione è rivolta ai temi della green economy e dell’energia, secondo le linee programmatiche individuate dalla Giunta regionale, attraverso un “mix” di strumenti già sperimentati e integrati da misure a sostegno di investimenti aziendali per l’ecoinnovazione e da due bandi per investimenti delle imprese, il primo finalizzato a migliorare l’efficienza energetica dei cicli produttivi (investimenti integrati con installazione, da parte delle imprese beneficiarie, di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile) e il secondo rivolto alle imprese che intendono inserirsi nel mercato delle tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica.
Sui temi della ricerca e dell’innovazione il programma prevede di incrementare la dotazione finanziaria dei bandi già emanati per “reti di impresa” e “ricerca singole imprese” che hanno evidenziato un consistente numero di progetti valutati positivamente.
Relativamente al consolidamento dell’apparato produttivo e al supporto agli investimenti aziendali finalizzati all’ampliamento della base produttiva è prevista l’attivazione di due fondi rotativi, a sostegno degli investimenti e per gli investimenti della cooperazione, oltre ad incentivi finalizzati al sostegno dell’innovazione tecnologica di base delle PMI si intendono attivare fondi rotativi per oltre 33 milioni. Ulteriori risorse sono destinate all’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, alle certificazioni aziendali.Sei milioni di euro sono destinati alla creazione d’impresa.
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