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Pappafava - La storia

Ciao a tutti i miei "cognonimi". Ho fatto una ricerca sul nostro cognome e questo è quello che ho trovato e che ho deciso di condividere con tutti voi, pensando che sicuramente vi interesserà.

Leggendo quà e là ho scopero che la famiglia Pappafava discende dai da Carrara. Le prime carte che documentano la presenza della famiglia Pappafava nel territorio di Rovolon a nord dei Colli Euganei, risalgono al 13° secolo e si riferiscono ai beni dotali di Adelmonta de Maltraversi dei conti di Castelnuovo, sposa di Giacomino da Carrara, detto Papafava; altre carte si riferiscono ai beni di Cattarina Schinelli, infeudata di beni in Rovolon, sposa, alla fine del secolo 14°, di Albertino da Carrara del ramo Papafava.

Avrete notato che la famiglia originale era PaPafava con una P soltanto, ma credo che si sia poi modificata nel tempo aggiungendo un'altra P.

Gumberto è il primo Carrarese di cui, nel 970, si ha notizia scritta, egli era un esperto in "legge Longobarda". Infatti la famiglia Papafava dei Carraresi vanta un'origine anteriore all'11° secolo. Gran parte della documentazione genealogica è ancora conservata nell'archivio di famiglia presso l’Accademia Galileiana di Padova.

Durante i secoli 12° e 13° la famiglia da Carrara o Carraresi, divenne sempre più potente ed influente estendendo i suoi domini nella regione a sud di Padova, nei territori di Carrara S. Giorgio e Carrrara S. Stefano, oggi chiamati Due Carrare. Di questo territorio, nel 1114, i da Carrara ricevettero l’investitura dall’Imperatore Enrico V. Dopo il riordino in senso feudale avviato da Federico Barbarossa, divennero vassalli dell'impero come testimoniano gli atti di investitura del 1184 e 1237. Durante il 14° secolo la famiglia raggiunse il massimo del suo potere e il 25 luglio 1318 Giacomo I da Carrara fu investito della carica perpetua di Capitano Generale che segnò la fine dei poteri del Comune e l'avvio al nuovo regime della Signoria. La signoria dei Carraresi non fu lunga ma lasciò in eredità a Padova, oltre a superbi monumenti, splendidi cicli pittorici, l’ampliamento dell’Università, anche un profondo amore per la cultura attraverso la creazione di una corte di poeti, artisti, scienziati, medici e giuristi, tra cui la personalità più universalmente nota fu Francesco Petrarca. I Carraresi furono i Signori di Padova dal 1318 al 1405, anno in cui vennero sconfitti dalla pressione espansionistica della Serenissima Repubblica di Venezia. In quell'anno Francesco Novello da Carrara e due dei suoi tre figli vennero assassinati nelle prigioni veneziane. 
Taddea Ariosti, rimasta vedova di Giacomo da Carrara del ramo Papafava, cugino e capitano dell'esercito di Francesco Novello, con grandissima difficoltà riuscì a difendere, per i figli minorenni, le proprietà nei Colli Euganei e degli altri terreni dalla violenza dei Veneziani che andavano espropriando tutti i beni dei Carraresi. Donna di grande tenacia, confutando l'origine carrarese dei beni in Rovolon, in quanto provenienti dalla suocera Schinelli, riuscì a mantenerli per i discendenti. Questi occupando con continuità tali luoghi crearono le premesse per il sorgere dell’attuale villa veneta.

Questi fatti possono essere per così dire avvalorati dalle foto che ho trovato.
La prima rappresenta Villa Pappafava, costruita a Padova nel 1802 dalla famiglia Papafava che possedeva dei beni anche nel territorio di Brugine. Il palazzo, ristrutturato, è un elemento di spicco del paese data la sua vicinanza sia al centro che a Villa Roberti.


Nella foto successiva invece c'è il Santuario di Papafava. 



Spero di avervi fatto cosa gradita.

Un saluto a tutti.


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